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    PROTESI


    VOCI CORRELATE:















    La protesi dentale è realizzato da un Odontotecnico abilitato,
    utilizzato per rimpiazzare la dentatura originaria persa o compromessa per motivi funzionali e/o estetici.
    Si definisce anche Odontotecnica la parte dell'odontoiatria
    che si occupa della progettazione e costruzione di protesi rispettando i seguenti requisiti:
    Funzionalità: riguarda il ristabilimento della corretta masticazione e delle funzioni articolari
    (apertura, chiusura, lateralità destra-sinistra, protrusione-retrusione e corretta fonetica).
    Resistenza: la protesi deve resistere al carico masticatorio e all'usura dei liquidi buccali.
    Innocuità: la protesi deve essere costruita con materiali che non siano tossici
    e non deve presentare "angoli vivi" che potrebbero danneggiare i tessuti.
    Estetica: i denti artificiali devono essere il più possibile simili a quelli naturali
    in modo da non alterare il corretto profilo facciale del paziente.










    Non è possibile ovviamente stabilire una regola, perchè ogni singolo caso porta con sè infinite variabili ed anche la “soggettività” del paziente, cui bisogna tenere conto, soprattutto quando si parla di chirurgia. Propongo qui di seguito alcuni esempi: Il paziente è giovane? Un trentenne ha una aspettativa di vita di oltre 50 anni. Ridurre un dente a questa età per eseguire un ponte significa aumentare il rischio di carie su questo dente. Ed in 50 anni è facile che prima o poi qualche cosa succeda...forse è meglio orientasi sull’implantologia. Il paziente ha problemi di carie? Nonostante l’attenzione nei confronti dell’igiene, l’uso del filo interdentale e l’età non più adolescenziale si formano carie con una certa facilità? Si consideri che la riduzione di un dente per l’esecuzione di un ponte aumenterà il rischio carie su quel dente. Forse è meglio orientarsi sull'implantologia. Il paziente ha 75 anni e poco osso per innestare gli impianti dentali? Si prospetterebbe una chirurgia rigenerativa dell’osso impegnativa, che il paziente preferirebbe evitare. Allora è meglio considerare la protesi a ponte. Il ponte dovrebbe funzionare senza problemi per i successivi 10/12 anni, che rappresentano l’aspettativa di vita del paziente. Il paziente è stato affetto da una malattia parodontale /gengivale “aggressiva” ? Anche se la malattia è curata ed il paziente è al momento sotto controllo, noi sappiamo che gli impianti dentali innestati su questi soggetti manifestano complicanze con una certa facilità. Spesso questi pazienti non sono neanche giovani. Non sarà il caso di considerare la protesi a ponte?

    In ogni caso la decisione tra quale scegliere aspetta sempre al paziente, a volte in certi casi il dentista in un comportamento non onesto, cerca di convincere il paziente spaventandolo con motivi inesistenti per indurlo a fare quello che il dentista vuole, ATTENZIONE.



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